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CARSO NATURA200

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CODICE EU 166
GESTIONE FORESTALE
RIMOZIONE PIANTE MORTE O MORIENTI

CATEGORIA
AGRICOLTURA, FORESTE

DESCRIZIONE

Rimozione di piante morte o morienti al fine di garantire una crescita ottimale dello strato arboreo.

PROBLEMATICHE PRINCIPALI

In habitat in cui la presenza di acqua rappresenta un fattore ecologico dominante, quali i boschi dei terrazzi fluviali, i boschi planinziali o quelli inondati, molte specie floristiche sono legate alla presenza di piante morte e la rimozione di queste può causarne la perdita. Piante morte o morienti rappresentano anche microhabitat idonei allo sviluppo di invertebrati, in particolare per le specie che si nutrono di necromasse o legno morto e per le specie il cui ciclo biologico dipende dalla presenza di queste strutture. Si riporta come esempio l’Osmoderma eremita che vive esclusivamente negli alberi cavi la cui formazione richiede tempi molto lunghi, anche decine di anni. Per molte specie di chirotteri queste piante rappresentano luoghi di riparo o di roost.

IMPORTANZA SOCIO-ECONOMICA

Miglioramento della crescita dello strato arboreo, produzione cippato forestale per uso energetico.

ESTENSIONE DELLA PRESSIONE

Non esistono dati specifici relativi alle attività di rimozione di piante morte o morienti.

RIFERIMENTI PROGRAMMATICI E LINEE DI FINANZIAMENTO

La LR N. 9 nell’articolo 20 prevede contributi al fine di conservare delle specie dipendenti dal legname in decomposizione, nelle utilizzazioni forestali sono rilasciati in bosco alcuni alberi da destinare a invecchiamento a tempo indefinito o morti o morenti.

STATO DELLE CONOSCENZE

Non si rilevano dati specifici in relazione alla localizzazione dei boschi maturi con presenza di piante morte o morienti.


 

HABITAT REGIONALI MINACCIATI DAL FATTORE

BL11

carpineti del piano collinare

BS1

ostrio-lecceta su substrati calcarei

BU5

boschi ripari planiziali dominati da salix alba e/o populus nigra

BU7

boschi dei suoli inondati dominati da fraxinus angustifolia subsp. oxycarpa

BU8

boschi dei terrazzi fluviali dominati da quercus robur e fraxinus angustifolia subsp. oxycarpa

SPECIE INFLUENZATE DAL FATTORE

Barbastella barbastellus  (Barbastello)

Cerambyx cerdo  (Capricorno maggiore, Longicorno)

Certhia brachydactyla  (Rampichino comune)

Coracias garrulus  (Ghiandaia marina)

Dendrocopos leucotos  (Picchio dorsobianco)

Dendrocopos major  (Picchio rosso maggiore)

Dendrocopos medius  (Picchio rosso mezzano)

Dendrocopos minor  (Picchio rosso minore)

Dryocopus martius  (Picchio nero)

Elaphe quatuorlineata  (Cervone)

Jynx torquilla  (Torcicollo)

Lucanus cervus cervus  (Cervo volante)

Morimus funereus  (Cerambice funereo)

Muscicapa striata  (Pigliamosche)

Myotis daubentonii  (Vespertilione di Daubenton)

Myotis mystacinus  (Vespertilione mustacchino)

Nyctalus lasiopterus  (Nottola gigante)

Nyctalus noctula  (Nottola comune)

Osmoderma eremita  (Eremita odoroso)

Otus scops  (Assiolo)

Parus ater  (Cincia mora)

Parus caeruleus  (Cinciarella)

Parus cristatus  (Cincia dal ciuffo)

Parus montanus  (Cincia alpestre)

Parus palustris  (Cincia bigia)

Picoides tridactylus  (Picchio tridattilo)

Picus canus  (Picchio cenerino)

Picus viridis  (Picchio verde)

Pipistrellus nathusii  (Pipistrello di Nathusius)

Plecotus auritus  (Orecchione comune)

Plecotus macrobullaris  (Orecchione alpino)

Rhinolophus euryale  (Rinolofo euriale)

Sitta europaea  (Picchio muratore)

Strix aluco  (Allocco)

Strix uralensis  (Allocco degli Urali)

Upupa epops  (Upupa)

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NATURA 2000

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Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia

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