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CARSO NATURA200

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CODICE PC4
PRATERIE
(LANDA) XERO-TERMOFILE SU SUBSTRATO CALCAREO DEL CARSO

DESCRIZIONE E PRINCIPALI ESIGENZE ECOLOGICHE

Si tratta della “landa carsica”, tipico pascolo dei suoli carbonatici superficiali che si sviluppa in tutta l’area carsica. Si articola in un’associazione più termofila (Chrysopogono- Centaureetum), tipica del Carso monfalconese ma che si spinge anche verso oriente nei pendii più assolati, e quella tipica del Carso interno (Carici humilis-Chrysopogonetum) che si presenta anche in varianti montane. Questi pascoli sono chiaramente riferibili al gruppo delle praterie illiriche (Scorzoneretalia) e ne costituiscono il sottotipo carsico (alleanza Saturejon, suballenza Saturenjon) ove un cospicuo numero di specie illiriche fanno da differenziali rispetto a cenosi isoecie magredili. Si tratta di habitat secondari derivati da antichi disboscamenti e successivo pascolo prolungato, generalmente ovino e caprino. Erano molto diffusi fino agli anni cinquanta del secolo scorso, ma a causa dei successivi cambiamenti socio-economici, sono oggi in forte regressione per un consistente fenomeno di incespugliamento e rimboschimento naturale. Nonostante ciò esistono ancora delle aree in cui questi habitat presentano una certa diffusione, anche se spesso sono evidenti incipienti fenomeni di inorlamento o incespugliamento. Fra le aree più significative possiamo ricordare la porzione occidentale del Carso Monfalconese, l’area presso Medeazza, l’area fra Sgonico e Rupinpiccolo, la piana di Monte Grisa, l’ex poligono Militare di Rupingrande, l’ex polveriera di Borgo Grotta Gigante, l’ex Campo carri di Banne, l’area di Monte dei Pini, alcuni versanti del Monte Cocusso e il Monte Stena. Ognuna di queste aree ha peculiarità e diversi fenomeni di incespugliamento in atto e può costituire un’unità gestionale di recupero della landa.

CORRISPONDENZA CON HABITAT NATURA 2000

62A0

formazioni erbose secche della regione submediterranea orientale (scorzoneretalia villosae)

SINTASSONOMIA

Saturenion subspicatae Poldini ex Feoli Chiapella et Poldini 1993

GEOMORFOLOGIA

INCLINAZIONE: 5° - 30°
ESPOSIZIONE: prevalentemente Sud

VARIABILITÀ

Sono inclusi due tipi: la landa xerotermofila dell’area goriziana (Chrysopogono-Centaureetum cristatae) e quella più mesofila del Carso interno (Carici humilis-Centaureetum rupestris). A causa dei fenomeni di incespugliamento è in forte regressione.

TAPPA MATURA

Ostryo-Quercetum pubescentis (Ht.) Trinajstić 1974

VEGETAZIONE

AZONALE

VULNERABILITÀ

MOLTO VULNERABILE

RESILIENZA

HABITAT RICOSTITUIBILE IN TEMPI LUNGHI (20 - 75 ANNI)

FATTORI DI PRESSIONE ANTROPICA

120

fertilizzazione

141

pascolo - abbandono di sistemi pastorali

622

attività sportive e divertimenti all'aperto - passeggiate, equitazione e veicoli non motorizzati

950

evoluzione delle biocenosi

954

evoluzione delle biocenosi - invasione di una specie

AZIONI PREVISTE DAL PIANO DI GESTIONE

IA3

eradicazione specie vegetali alloctone

IA8

interventi di manutenzione della landa carsica e delle formazioni a ginepro su landa

IA9

ripristino della landa carsica

IA15

acquisto di terreni a fini conservazionistici

IN1

mantenimento dei prati

IN2

recupero e mantenimento dei pascoli

IN14

indennità natura 2000

MR1

realizzazione carta degli habitat del carso triestino e goriziano

MR27

censimento delle aree percorse dal fuoco potenzialmente recuperabili a landa

MR38

studio del valore pastorale della landa

PD1

sensibilizzazione operatori economici locali - 1: agricoltori e allevatori

RE1

divieto di immissionedi specie animali e vegetali alloctone

RE13

norme di conservazione e gestione della landa carsica e delle formazioni a ginepro su landa

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NATURA 2000

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Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia

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