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CARSO NATURA200

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Euplagia quadripunctaria
Falena dell'edera


Jacob Hübner (1761 - 1826)

CODICE NATURA2000

1078

CLASSE

Hexapoda

ORDINE

Lepidoptera

FAMIGLIA

Arctiidae

LEGISLAZIONE A TUTELA DELLA SPECIE

• Direttiva Habitat all.II prioritario

• Legge regionale 9/2007
 

CARATTERISTICHE ECOLOGICHE

Unica specie europea del genere, nota anche con il sinonimo Callimorpha quadripunctaria, è un Arctide di medie dimensioni, che presenta ali anteriori nere con strie trasversali bianche e ali posteriori rosse con tre macchie blu – nere. Il torace, bianco, porta tre bande dorsali nere, l’addome è giallo - arancio con macchie bianche. I sessi differiscono per le antenne, setoso ciliate nel maschio e semplici nella femmina. La specie si rinviene in ambienti poco alterati, nei boschi mesofili, nelle valli strette e delimitate da rilievi con pendii scoscesi, con corsi d'acqua perenni e formazioni boschive continue. Solitamente predilige biotopi caratterizzati da un microclima più fresco e umido rispetto alle aree circostanti. Gli adulti sono attivi da luglio a settembre e hanno abitudini notturne, talora si rinvengono sulle infiorescenze di Eupatorium cannabinum. Le femmine depongono le uova all'inizio di settembre, i bruchi emergono 8-15 giorni dopo e si alimentano su diverse piante erbacee ed arbustive (DP=medio), tra cui Platanus orientalis, Vitis sp., Morus sp., Robinia sp., Robus sp., poi entrano in ibernazione. Dopo la 5° muta, il bruco tesse un bozzolo leggero nella lettiera. Lo stadio di crisalide dura circa un mese, l’immagine emerge tra giugno e agosto, più spesso a luglio,
secondo l’altitudine e le stagioni.

AREA DI DISTRIBUZIONE NATURALE

Specie largamente diffusa dalla Danimarca fino all’Europa meridionale e centrale, Asia Minore e Iran e Nord Africa. In Italia è diffusa in tutta la penisola ed in Sicilia, ma non in Sardegna. Pur essendo presente anche in Friuli Venezia Giulia, la distribuzione in regione non è conosciuta.

BIBLIOGRAFIA E FONTI

Fauna italiana inclusa nella Direttiva Habitat - Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio, Direzione Protezione Natura - 2004
Elaborazione di proposte di misure di conservazione e gestione per il Piano di gestione del sito SIC Carso triestino e goriziano e ZPS Aree carsiche della Venezia Giulia - Dipartimento di Biologia dell'Università di Trieste 2007


 

FATTORI DI PRESSIONE ANTROPICA CHE INFLUENZANO LA SPECIE

151

sistemazione fondiaria - rimozione di siepi e boschetti

165

gestione forestale - pulizia sottobosco

241

prelievo/raccolta di fauna in generalecollezione (insetti, rettili, anfibi...)

AZIONI DEL PIANO DI GESTIONE CHE INTERESSANO LA SPECIE

IA4

incremento attività di repressione bracconaggio e di controllo

IN3

introduzione o mantenimento di metodi di agricoltura biologica

MR1

realizzazione carta degli habitat del carso triestino e goriziano

MR7

monitoraggio entomofauna

RE6

regolamentazione delle utilizzazioni forestali


 

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NATURA 2000

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Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia

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