Zerynthia polyxena Polissena | Jacob Hübner (1761 - 1826)
|
CODICE NATURA2000 | Zery | CLASSE | Hexapoda | ORDINE | Lepidoptera | FAMIGLIA | Papilionidae |
|
LEGISLAZIONE A TUTELA DELLA SPECIE • Direttiva Habitat all.IV • Legge regionale 9/2007 • Convenzione di Berna all.I
CARATTERISTICHE ECOLOGICHE La presenza di questa specie in ambienti xerici come lande carsiche ed altri siti che risultano dal database si spiega con la presenza (diffusa un po’ ovunque sul Carso) delle doline, che rappresentano punti umidi con condizioni adatte allo sviluppo dei bruchi. Pertanto questa farfalla si presta bene per rappresentare la tutela degli habitat carsici nel loro insieme, poiché interdipendenti, con influenza reciproca che rende possibile la presenza di specie come Zerynthia solo conservando la varietà dell’ecomosaico paesaggistico del Carso. Nel SIC sembrerebbe preferire la più fresca ed elevata parte orientale (Museo Civico di St. Nat. di Trieste, 2009).
E’ l’unica specie italiana del genere ed è difficilmente confondibile con altri lepidotteri. Le ali anteriori, di tonalità giallastra, presentano estesi disegni neri trasversali, una macchia rossa ai bordi e un margine esterno bordato da lunule molto arcuate. Le ali posteriori portano una serie di macchie rosse e lunule marginali come le ali anteriori.La specie frequenta sia la pianura nei pressi delle zone umide, sia le zone collinari e montane aride con pendii accidentati, fino a 900 m di quota. Presenta un'unica generazione annuale, in genere gli adulti compaiono da fine aprile e non vivono più di tre settimane. I maschi sono molto attivi, alternano periodi di sosta a voli di perlustrazione in cerca delle femmine, anche con temperature basse, stazionando solitamente in luoghi riparati dal vento e ben esposti al sole. Dopo l’accoppiamento, le femmine depongono piccoli gruppi di uova sulla pagina inferiore delle foglie delle piante nutrici (Aristolochia clemantilis, A.pallida e A.rotunda). Lo sviluppo larvale dura 4-5 settimane (DP=basso). La crisalide sverna ed in primavera sfarfalla. AREA DI DISTRIBUZIONE NATURALE La specie è diffusa nell’Europa meridionale e in Asia Minore occidentale. In Italia è
presente su tutto il territorio ad eccezione della Sardegna. In regione risulta ampiamente diffusa dalla pianura al piano collinare e montano. STATO DI CONSERVAZIONE | AREA DI DISTRIBUZIONE NATURALE | FAVOREVOLE | POPOLAZIONI | NON DETERMINABILE | HABITAT DELLA SPECIE | FAVOREVOLE | PROSPETTIVE FUTURE | FAVOREVOLE | VALUTAZIONE COMPLESSIVA | FAVOREVOLE |
BIBLIOGRAFIA E FONTI Fauna italiana inclusa nella Direttiva Habitat - Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio, Direzione Protezione Natura - 2004
Elaborazione di proposte di misure di conservazione e gestione per il Piano di gestione del sito SIC Carso triestino e goriziano e ZPS Aree carsiche della Venezia Giulia - Dipartimento di Biologia dell'Università di Trieste 2007
Elenco delle specie oggetto del monitoraggio e note gestionali e conservative su specie e ambienti. MuseoCivico di Storia Naturale di Trieste. 2009
|