Elaphe quatuorlineata Cervone | Reptiles and Amphibians of Britain and Europe - E.N Arnold & J.A.Burton
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CODICE NATURA2000 | 1279 | CLASSE | Reptilia | ORDINE | Squamata | FAMIGLIA | Colubridae |
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LEGISLAZIONE A TUTELA DELLA SPECIE • Direttiva Habitat all.II • Convenzione di Berna allegato II • Direttiva Habitat all.IV • Legge regionale 9/2007
CARATTERISTICHE ECOLOGICHE La specie è nota per la provincia di Trieste esclusivamente di un’unica località. Allo stato attuale delle conoscenze non è ancora possibile affermare se la specie sia presente o meno con popolazioni autosufficienti. Tuttavia possibili, visto che la naturale diffusione della specie nell’estremo nord ovest arriva alla vicina Slovenia (Museo Civico di St. Nat. di Trieste, 2009).
E’ un Colubride di grosse dimensioni (anche oltre i 200 cm nelle femmine), robusto, con testa piuttosto lunga e appiattita e pupilla rotonda. Si distingue dalle altre specie congeneri, oltre che per il caratteristico disegno dorsale con colore di fondo bruno giallastro e 4 bande longitudinali scure, per la presenza di due squame preoculari e per l’accenno di carenatura sulle squame dorsali. Le parti inferiori sono di solito giallastre.
Il cervone è un serpente diurno terricolo. La specie trascorre il periodo invernale in gallerie di roditori abbandonate, da sola o in gruppi di 4-7 esemplari. Tipica dei boschi a latifoglie e della macchia mediterranea, trova riparo nelle tane dei roditori o negli anfratti dei tipici muretti che delimitano le aree coltivate. Si accoppia tra aprile e maggio. La femmina depone fino a 18 uova nei primi giorni di luglio (fertilità = media) alla base di alberi marcescenti, in buche nel terreno, nelle fenditure della roccia, ecc. (selettività per l'habitat riproduttivo = bassa). Si nutre di micromammiferi, uccelli e loro uova. Tra i predatori più comuni vi è il Biancone e altri grossi rapaci diurni. AREA DI DISTRIBUZIONE NATURALE E’ specie distribuita nell’Europa sud occidentale, a Nord fino all’Istria e alla Russia
sud occidentale, e in Asia centrale ed occidentale.
In Italia la specie è assente nella maggior parte delle regioni settentrionali a
nord del Fiume Arno, mentre è presente nelle regioni centrali e meridionali
della penisola sino alla Calabria.
Nel Friuli-Venezia Giulia sembra essere rappresentato dalla forma nominale.
Sporadicamente segnalato in diverse località delle Prealpi Giulie e del Carso triestino,sembra essere talmente raro da aver fatto a lungo dubitare della sua reale autoctonia. Per il Carso si segnalano due recenti catture della specie in Val Rosandra. STATO DI CONSERVAZIONE | AREA DI DISTRIBUZIONE NATURALE | INADEGUATO | POPOLAZIONI | INADEGUATO | HABITAT DELLA SPECIE | NON DETERMINABILE | PROSPETTIVE FUTURE | INADEGUATO | VALUTAZIONE COMPLESSIVA | INADEGUATO |
BIBLIOGRAFIA E FONTI Salvaguardia dell’erpetofauna nel territorio di Alpe Adria – AA.VV. Direzione centrale risorse agricole, naturali, forestali e montagna – Ufficio studi faunistici – 2007
Fauna italiana inclusa nella Direttiva Habitat - Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio, Direzione Protezione Natura - 2004
Elaborazione di proposte di misure di conservazione e gestione per il Piano di gestione del sito SIC Carso triestino e goriziano e ZPS Aree carsiche della Venezia Giulia - Dipartimento di Biologia dell'Università di Trieste 2007
Elenco delle specie oggetto del monitoraggio e note gestionali e conservative su specie e ambienti. Museo Civico di Storia Naturale di Trieste. 2009
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