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CARSO NATURA200

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IL PIANODI GESTIONE

La Direttiva Habitat parla di "misure di conservazione necessarie che implicano all'occorrenza appropriati piani di gestione specifici o integrati ad altri piani di sviluppo”. Questo significa che il piano di gestione è lo strumento consigliato quando non sia  possibile o non sia agevole integrare efficacemente strumenti di gestione già esistenti.

Il piano di gestione è uno strumento di pianificazione ambientale, ai cui contenuti si conformano gli strumenti urbanistici comunali. La formazione del piano coinvolge direttamente le amministrazioni provinciali, comunali e le comunità locali (tutti i portatori di interesse: associazioni, comitati, singoli cittadini…).

Il piano deve evidenziare quali sono gli obiettivi per il sito e come si intende procedere per raggiungerli. Deve proporre azioni praticabili realisticamente e deve essere agevole da leggere e da consultare.

Il piano di gestione non è mai un “prodotto finale”: è piuttosto uno strumento in continua evoluzione che risponde all’aggiornamento delle conoscenze scientifiche, verifica l’efficacia delle azioni previste e si adatta alle nuove esigenze, cercando sempre nuove soluzioni. Questa strategia è detta “gestione adattativa”: l’esperienza passata fornisce un continuo feed-back sulla gestione attuale, al fine di migliorare i metodi di gestione futura.

L’area del Carso presenta un tale livello di ricchezza in termini di biodiversità e contemporaneamente una tale complessità in termini di uso del territorio, da rendere indispensabile la redazione di un piano di gestione che sia in grado di armonizzare conservazione e sviluppo.

Il piano di gestione si compone di più parti:

1. Quadro conoscitivo. Per gestire e tutelare correttamente è necessario conoscere. Il quadro conoscitivo raccoglie ed organizza le informazioni esistenti riguardanti gli aspetti geologici, la flora, la fauna, il contesto socio-economico, gli strumenti di pianificazione esistenti, ecc. Qui vengono valutate le esigenze ecologiche degli habitat e delle specie, per individuare le azioni di gestione più corrette.

2. Obiettivi e strategia del piano di gestione. Gli obiettivi generali e specifici derivano dall’analisi delle esigenze ecologiche di habitat e specie, nella prospettiva di assicurare la loro conservazione. Il piano di gestione viene diviso in Assi tematici e vengono individuati gli ambiti prioritari di intervento nei quali concentrare le azioni di gestione e le relative risorse.

3. Azioni di gestione qui sono contenute le Schede tecniche e le descrizioni sintetiche riferite alle azioni proposte dal Piano di gestione. Le azioni sono classificate in 5 categorie: IA interventi attivi, RE regolamentazione, IN incentivi e indennità, MR monitoraggio e ricerca, PD programmi didattici. 

LO SCHEMA PROPOSTO PER IL PIANO DI GESTIONE DEL CARSO

LO SCHEMA PROPOSTO PER IL PIANO DI GESTIONE DEL CARSO

GLI ASSI TEMATICI

1

AGRICOLTURA

2

GESTIONE FORESTALE

3

PESCA E ACQUACOLTURA

4

ATTIVITÀ SPORTIVE E DEL TEMPO LIBERO

5

CACCIA E PESCA SPORTIVA

6

INFRASTRUTTURE

7

URBANIZZAZIONE E AMBIENTE URBANO

8

TURISMO E PROMOZIONE DEL TERRITORIO

9

INTERVENTI MIRATI DI CONSERVAZIONE

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NATURA 2000

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Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia

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