Triturus carnifex Tritone crestato italiano | www.gadyiplazypolski.amend.pl
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CODICE NATURA2000 | 1167 | CLASSE | Amphibia | ORDINE | Urodela | FAMIGLIA | Salamandridae |
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LEGISLAZIONE A TUTELA DELLA SPECIE • Direttiva Habitat all.II • Convenzione di Berna all.I • Direttiva Habitat all.IV • Legge regionale 9/2007
CARATTERISTICHE ECOLOGICHE La specie è presente nei principali stagni, nonché in alcune vasche e cisterne con 3 caratteristiche: assenza di ittiofauna, presenza d’acqua almeno da marzo a luglio, oltre 2 mq di superficie e 30 cm di profondità. In taluni di questi ambienti vi sono popolazioni consistenti. L’importante è continuare a garantire la presenza di stagni con le 3 suddette caratteristiche, costruendone di nuovi ove siano scarsi (per consentire l’interscambio genetico tra popolazioni) e dove gli stagni più antichi vanno incontro a interramento naturale (solo dove non sarà possibile la costruzione di nuovi stagni limitrofi, si suggerisce di operare un ripristino del biotopo senescente). Ovviamente va evitata l’antropizzazione (anche agricola) in un raggio minimo di almeno 25 m dal bordo degli stagni (100 m, raggio ottimale) (Museo Civico di St. Nat. di Trieste, 2009).
La specie non è esclusivamente acquatica in quanto in estate attraversa un lungo periodo di attività terricola notturna che si svolge nella lettiera forestale. La riproduzione avviene generalmente in primavera. In una singola stagione riproduttiva la femmina depone circa 250 uova che pone sulla vegetazione (Fecondità = alta). Specie predatrice dallo spettro alimentare ampio, si nutre di piccoli crostacei e vermi, ma anche di sanguisughe e lumache.La sua dieta è stata studiata sul Carso triestino. AREA DI DISTRIBUZIONE NATURALE Questo grosso urodelo è diffuso in buona parte della Penisola Italiana, nell’Austria meridionale, in parte della Slovenia e della Croazia. Comune o molto comune in tutta la bassa e nell’alta pianura friulana, si rarefà su Alpi e Prealpi. Su questi rilievi si spinge comunque quasi fino ai 1500 metri, talora coabitando con Mesotriton alpestris alpestris e Lissotriton vulgaris vulgaris. Nelle bassure dell’entroterra nord Adriatico e sul Carso triestino e goriziano coabita quasi sempre con Lissotriton vulgaris meridionalis. STATO DI CONSERVAZIONE | AREA DI DISTRIBUZIONE NATURALE | INADEGUATO | POPOLAZIONI | FAVOREVOLE | HABITAT DELLA SPECIE | INADEGUATO | PROSPETTIVE FUTURE | NON DETERMINABILE |
BIBLIOGRAFIA E FONTI Salvaguardia dell’erpetofauna nel territorio di Alpe Adria – AA.VV. Direzione centrale risorse agricole, naturali, forestali e montagna – Ufficio studi faunistici – 2007
Elaborazione di proposte di misure di conservazione e gestione per il Piano di gestione del sito SIC Carso triestino e goriziano e ZPS Aree carsiche della Venezia Giulia - Dipartimento di Biologia dell'Università di Trieste 2007
Elenco delle specie oggetto del monitoraggio e note gestionali e conservative su specie e ambienti. Museo Civico di Storia Naturale di Trieste. 2009
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