Testudo hermanni Testuggine di Hermann | Reptiles and Amphibians of Britain and Europe - E.N Arnold & J.A.Burton
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CODICE NATURA2000 | 1217 | CLASSE | Reptilia | ORDINE | Testudines | FAMIGLIA | Testudinidae |
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LEGISLAZIONE A TUTELA DELLA SPECIE • Direttiva Habitat all.II • Convenzione di Berna allegato II • Direttiva Habitat all.IV • Legge regionale 9/2007
CARATTERISTICHE ECOLOGICHE E’ specie di dimensioni fino a 20 cm nelle femmine dal carapace convesso e talvolta bitorzoluto, simile alla Testuggine greca, dalla quale si riconosce per la presenza di un astuccio corneo sulla punta della coda, per la mancanza di speroni sulle cosce e per la
presenza di 2 placche sopra la coda. Il maschio si riconosce dalla femmina per la coda più lunga, per l’estremità posteriore del carapace molto convessa con il margine libero fortemente piegato verso il basso e per il piastrone concavo (piatto nella femmina).
E' una specie diurna e longeva (si hanno notizie certe di molti esemplari pluricentenari). I suoi habitat sono le dune sabbiose costiere ricche di vegetazione, le pinete costiere di pini mediterranei con sottobosco di arbusti mediterranei, le leccete e le sugherete. La specie è presente anche nei querceti di roverelle e in alcuni boschi misti di quercie e carpini, di frassini e pioppi bianchi. Raggiunge la maturità sessuale intorno ai 10 anni. Le deposizioni avvengono in buche scavate dalla femmina nel terreno con le zampe posteriori. Le femmine depongono un paio di ovature all'anno di 2-5 uova ciascuna (fertilità = media) seppellendole in ambienti ben esposti e drenati (selettività per l'habitat di riproduzione = media). Vegetariana, si nutre di vegetazione erbacea e frutta anche molto coriacea. La predazione sulla specie, che si verifica soprattuttoai nidi, è operata da diverse specie di mammiferi carnivori e uccelli rapaci. AREA DI DISTRIBUZIONE NATURALE L’areale di distribuzione della specie comprende buona parte dell’Europa meridionale (Spagna orientale, Francia meridionale, penisola italiana e Balcanica) e si spinge ad Est fino a Romania, Bulgaria e Turchia. In Italia un tempo era
comune nelle zone costiere occidentali e meridionali, oggi è meno diffusa, talvolta
è rara, ma ancora presente in buona parte della penisola, in Sicilia e Sardegna. In diverse località regionali si possono incontrare esemplari di questa specie, che
sembra essere stata introdotta da lungo tempo. La specie infatti manca dai depositi olocenici alto-adriatici, mentre esistono discrete testimonianze storiche della sua vendita su alcuni mercati cittadini già nel XVIII e XIX secolo. STATO DI CONSERVAZIONE | AREA DI DISTRIBUZIONE NATURALE | INADEGUATO | POPOLAZIONI | INADEGUATO | HABITAT DELLA SPECIE | INADEGUATO | PROSPETTIVE FUTURE | INADEGUATO | VALUTAZIONE COMPLESSIVA | INADEGUATO |
BIBLIOGRAFIA E FONTI Salvaguardia dell’erpetofauna nel territorio di Alpe Adria – AA.VV. Direzione centrale risorse agricole, naturali, forestali e montagna – Ufficio studi faunistici – 2007
Fauna italiana inclusa nella Direttiva Habitat - Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio, Direzione Protezione Natura - 2004
Elaborazione di proposte di misure di conservazione e gestione per il Piano di gestione del sito SIC Carso triestino e goriziano e ZPS Aree carsiche della Venezia Giulia - Dipartimento di Biologia dell'Università di Trieste 2007
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