Cobitis taenia Cobite comune | Ministero Ambiente - Iconografia dei pesci delle acque interne d'Italia
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CODICE NATURA2000 | 1149 | CLASSE | Osteychthyes | ORDINE | Cypriniformes | FAMIGLIA | Cobitidae |
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LEGISLAZIONE A TUTELA DELLA SPECIE • Direttiva Habitat all.II • Convenzione di Berna all.I
CARATTERISTICHE ECOLOGICHE E’ specie di taglia piccola (fino a circa 12 cm nelle femmine), con corpo allungato e compresso lateralmente, testa ed occhi piccoli, bocca piccola ed infera, tre paia di barbigli corti, con il terzo paio più sviluppato, denti faringei disposti su un’unica fila, presenza di una spina suborbitale erettile e biforcata. La specie presenta due diversi fenotipi estremi “puta” e “bilineata”: il primo è caratterizzato da una fila di 12-20 macchie rotondeggianti disposte in senso cefalo caudale, il secondo da due bande scure ben marcate. Il colore di fondo del corpo è beige o giallastro. I maschi, e più raramente le femmine, presentano una struttura
ossea laminare (la “paletta di Canestrini”) internamente alla base delle pinne pettorali.
Le popolazioni italiane appartengono a una sottospecie endemica. Specie bentonica che vive sia in corsi d’acqua pedemontani che in corsi planiziali e collinari con fondo fangoso e corrente moderata. Si può trovare anche nelle risorgive e nella fascia litorale dei bacini lacustri ed è in grado di tollerare basse concentrazioni di ossigeno. La specie è sedentaria e moderatamente gregaria (MIGR = 1). Si riproduce fra aprile e luglio e depone fino a 1000 uova (Fertilità = bassa), in relazione alla temperatura dell'acqua ed alle dimensioni della femmina. Dieta a base di larve, microrganismi e frammenti di origine vegetale che vengono filtrati dai sedimenti aspirati con la bocca a livello della camera branchiale. CATEGORIA DI MINACCIA IUCN 2007 IUCN Red List of Threatened Species. AREA DI DISTRIBUZIONE NATURALE E’ specie a diffusione eurasiatica e nord africana. La sottospecie italiana è indigena nelle regioni settentrionali e in quelle centrali tirreniche, con limite della
diffusione coincidente con la Campania. E’ stata introdotta in alcuni bacini dell’Italia
centrale, Basilicata, Calabria e Sardegna. Si trova in tutti i principali bacini della regione, e in particolare nel basso corso dei fiumi Tagliamento, Meduna e Livenza, Stella, Isonzo, Aussa-Corno. STATO DI CONSERVAZIONE | AREA DI DISTRIBUZIONE NATURALE | FAVOREVOLE | POPOLAZIONI | NON DETERMINABILE | HABITAT DELLA SPECIE | FAVOREVOLE | PROSPETTIVE FUTURE | NON DETERMINABILE | VALUTAZIONE COMPLESSIVA | NON DETERMINABILE |
BIBLIOGRAFIA E FONTI Fauna italiana inclusa nella Direttiva Habitat - Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio, Direzione Protezione Natura - 2004
Elaborazione di proposte di misure di conservazione e gestione per il Piano di gestione del sito SIC Carso triestino e goriziano e ZPS Aree carsiche della Venezia Giulia - Dipartimento di Biologia dell'Università di Trieste 2007
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