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CARSO NATURA200

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Rhinolophus euryale
Rinolofo euriale


Ministero Ambiente - Iconografia dei Mammiferi d’Italia

CODICE NATURA2000

1305

CLASSE

Mammalia

ORDINE

Chiroptera

FAMIGLIA

Rhinolophidae

LEGISLAZIONE A TUTELA DELLA SPECIE

• Direttiva Habitat all.II

• Convenzione di Berna allegato II

• Direttiva Habitat all.IV

• Legge regionale 9/2007
 

CARATTERISTICHE ECOLOGICHE

Specie, notturna e sedentaria (DP = basso), strettamente troglofila, più legata ad habitat ipogei rispetto agli altri Rinolofidi. Termofila, predilige ambienti mediterranei interessati da fenomeni di carsismo e caratterizzati da abbondante copertura forestale (latifoglie) o arbustiva. Gli accoppiamenti iniziano già in estate, proseguendo in autunno, talora anche in inverno. I siti di riposo edi riproduzione si trovano all'interno di cavità ipogee naturali o artificiali, raramente negli edifici. L'ibernazione avviene in cavità ipogee. Il parto dell'unico piccolo si verifica fra giugno e luglio (F = bassa). La dieta è basata per lo più su Lepidotteri.
Specie molto rara in tutta l’area di studio. Le colonie della Val Rosandra, un tempo relativamente abbondanti appaiono oggi notevolmente rarefatte a causa del disturbo arrecato a questa e alle altre specie di Rinolofi da speleologi e occasionali frequentatori delle cavità carsiche (Museo Civico di St. Nat. di Trieste, 2009).
R. euryale ha una sola stazione riproduttiva dove è presente una discreta colonia ed una di svernamento ove si svolgono gli accoppiamenti, entrambe tutelate dal sito Natura 2000; questo lo pone tra le specie in stato di conservazione soddisfacente, ma nella categoria VU (= vulnerabile) - (Stoch F., 2009).

CATEGORIA DI MINACCIA IUCN

Fonte: Chiroptera Specialist Group 1996. Rhinolophus euryale. In: IUCN 2007. 2007
IUCN Red List of Threatened Species. .

RL(ITA): VU (vulnerabile).
Fonte: Bulgarini et al., 1998.
Protetto dalla Legge 11 febbraio 1992, n. 157 “Norme per la protezione della fauna
selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio”.

AREA DI DISTRIBUZIONE NATURALE

Presente soltanto sul Carso triestino, dov'è stato raccolto all'interno di cavità ipogee.

STATO DI CONSERVAZIONE

AREA DI DISTRIBUZIONE NATURALE

INADEGUATO

POPOLAZIONI

INADEGUATO

HABITAT DELLA SPECIE

INADEGUATO

PROSPETTIVE FUTURE

CATTIVO

VALUTAZIONE COMPLESSIVA

CATTIVO

BIBLIOGRAFIA E FONTI

Stoch F., 2009 - Servizio di integrazioni al catasto grotte nel Sito Natura 2000 SIC IT3340006 "Carso Triestino e Goriziano" e ZPS IT3341002 "Aree carsiche della Venezia Giulia" - Relazione finale.
Elenco delle specie oggetto del monitoraggio e note gestionali e conservative su specie e ambienti. Museo Civico di Storia Naturale di Trieste. 2009


 

FATTORI DI PRESSIONE ANTROPICA CHE INFLUENZANO LA SPECIE

110

uso di pesticidi

160

gestione forestale

162

gestione forestale - piantagione artificiale

166

gestione forestale - rimozione piante morte o morienti

180

incendi

502

strade, autostrade

624

attività sportive e divertimenti all'aperto - alpinismo, scalate, speleologia

AZIONI DEL PIANO DI GESTIONE CHE INTERESSANO LA SPECIE

IA4

incremento attività di repressione bracconaggio e di controllo

IA5

ricostruzione di corridoi ecologici strategici

IA8

interventi di manutenzione della landa carsica e delle formazioni a ginepro su landa

IA9

ripristino della landa carsica

IA10

manutenzione degli stagni esistenti

IA11

interventi di ripristino di stagni abbandonati e realizzazione di nuovi stagni

IA12

interventi di bonifica delle grotte dai rifiuti

IA19

interventi di coordinamento con ass e altri enti per le campagne di derattizzazione e lotta alle zanzare

IN1

mantenimento dei prati

IN2

recupero e mantenimento dei pascoli

IN3

introduzione o mantenimento di metodi di agricoltura biologica

IN4

realizzazione di nuovi stagni

IN5

manutenzione degli stagni

IN12

contributi ad associazioni speleologiche per la gestione degli accessi alle grotte

MR5

monitoraggio chirotteri

MR29

aggiornamento delle conoscenze botaniche e zoologiche relative alle grotte del carso e integrazione catasto

MR32

monitoraggio mortalità stradale della fauna selvatica

PD6

programma di divulgazione e sensibilizzazione generale: incontri con il pubblico - serate tematiche

RE5

norme per l'agricoltura

RE6

regolamentazione delle utilizzazioni forestali

RE12

mitigazione impatto delle infrastrutture viarie sulla fauna

RE13

norme di conservazione e gestione della landa carsica e delle formazioni a ginepro su landa

RE14

norme di tutela dei prati da sfalcio

RE17

norme di tutela delle grotte

RE18

regolamento per la fruizione delle grotte

RE21

norme di tutela degli stagni, dei laghetti, degli abbeveratoi e delle cisterne

RE29

disciplina delle riduzioni di superficie boscata


 

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NATURA 2000

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Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia

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