Le superfici forestali rappresentano una delle coperture del suolo più importanti in termini di estensione nell’area, e le utilizzazioni boschive sono finalizzate unicamente a fornire legname da ardere e praticamente mai legname da opera. Lo sfruttamento forestale, pur non avendo un interesse economico elevato, rappresenta tuttavia un’attività tradizionale ancora molto radicata nella comunità locale. In questo senso non si può parlare di selvicoltura vera e propria nell’area.

La gestione forestale nelpiano di gestione persegue i seguenti obiettivi principali:

- complessivamente, riduzione della superficie interessata da boscaglia carsica a favore del ripristino di prati e pascoli ed eventualmente per l’espansione delle superfici agricole;

- conversione dei cedui ad alto fusto;

- individuazione di aree da lasciare all’evoluzione naturale;

- controllo e ridimensionamento delle pinete d’impianto a pino nero d’Austria, con criteri differenziati in base alla distribuzione e alla relativa importanza per la fauna;

- controllo e ove possibile eradicazione delle specie alloctone;

- conservazione di necromasse legnose per la fauna saproxilica e di “alberi habitat” morti, deperienti e con cavità per varie specie di fauna;

- minimizzazione del disturbo alla fauna durante le operazioni selvicolturali.