La pesca e l’acquacoltura sono attività che presentano interazioni significative con il sito solo limitatamente agli impatti di alcune tecniche di pesca su alcune specie di fauna. In particolare merita citare ad esempio la pesca a strascico per l’impatto sui fondali e in particolare sulle popolazioni di Pinna nobilis e sulle praterie di fanerogame, e il fenomeno delle catture accidentali nelle reti da pesca di specie protette, come ad es. Caretta caretta o alcune specie di uccelli. Per l’acquacoltura si segnala il rischio di immissione accidentale di specie alloctone.

Di contro, sono attività che possono interagire molto favorevolmente con gli altri strumenti di gestione, configurandosicome attività produttive per lo più sostenibili dal punto di vista ambientale e potendo inoltre fornire dei servizi aggiuntivi di tipo turistico molto interessanti per la valorizzazione del sito.

Gli obiettivi del piano sono:

- promozione delle azioni volte alla sostenibilità ambientale previste nel FEP e regolamentazione delle attività impattanti;

- valorizzazione del ruolo degli operatori della piccola pesca costiera nella fornitura di servizi turistici e promozione e valorizzazione del prodotto ittico locale.