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CARSO NATURA200

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Emys orbicularis
Testuggine palustre europea


A.Toselli ©

CODICE NATURA2000

1220

CLASSE

Reptilia

ORDINE

Testudines

FAMIGLIA

Emydidae

LEGISLAZIONE A TUTELA DELLA SPECIE

• Direttiva Habitat all.II

• Convenzione di Berna allegato II

• Direttiva Habitat all.IV

• Legge regionale 9/2007
 

CARATTERISTICHE ECOLOGICHE

Specie rilevata solo come individui isolati e artificialmente immessi in qualche stagno, dove non costituiscono popolazioni riproduttive. L’unica popolazione riproduttiva presente ai margini del SIC – ZPS è quella dei “Laghetti delle Noghere” (dove la specie è tuttavia in forte declino a causa dell’immissione di testuggini alloctone che andrebbero quanto prima eradicate) (Museo Civico di St. Nat. di Trieste, 2009).
E’ specie di dimensioni fino a 20 cm (occasionalmente 30 cm, maschi più piccoli) dal carapace nerastro o brunastro, con disegno caratteristico chiaro e punteggiature e striature spesso gialle. Si distingue facilmente dalle testuggini di terra per il carapace più appiattito e per le dita sempre palmate. Si può confondere con una specie alloctona introdotta, la Testuggine dalle orecchie rosse; quest’ultima si distingue dalla nostrana testuggine per il disegno del capo, in particolare per presenza di una banda rosso vivo dietro l’occhio.
E' specie con attività prevalentemente diurna e preferisce acque tranquille e permanenti, con fondale fangoso (stagni, fossati, paludi, fiumi e canali, in zone ricche di vegetazione acquatica). Da ottobre a marzo sverna principalmente in acqua, preferibilmente nel fango, in uno stato di ibernazione pressoché totale. E' stanziale ed abitudinaria sia per quanto riguarda il territorio di ricerca del cibo che per le zone in cui si riscalda al sole (basking). L’accoppiamento avviene in acqua all'inizio della primavera. In maggio-giugno le femmine seppelliscono fino a 16 uova (Fertilità = alta) in ambienti riparati e soleggiati non troppo distanti dalla riva dall'acqua (selettività dell'habitat riproduttivo = media). Carnivora generalista, si nutre di piccoli vertebrati ed invertebrati acquatici e terrestri. I giovani sono predati da mammiferi carnivori e uccelli (ad esempio gli aironi).

AREA DI DISTRIBUZIONE NATURALE

E’ specie ad ampio areale di distribuzione e presente dal Nord Africa all’Europa meridionale e centro orientale e all’Asia occidentale fino al Lago di Aral. In Europa è estinta in Svizzera ed in Germania occidentale e in declino in Francia ed Austria. In Italia è presente lungo la Penisola, comprese Sicilia e Sardegna, ma con
popolazioni sempre più esigue ed isolate. Nel Friuli Venezia Giulia Emys orbicularis galloitalica Fritz, 1995 sembra morfologicamente intergradare verso la sottospecie ellenica (Valenciennes, 1832), diffusa sulle coste adriatiche orientali. In regione vive comunque dal livello del mare ai 400 m di quota. In molte zone umide della bassa pianura friulana è abbastanza frequente e diventa davvero molto comune in varie zone palustri perilagunari. In alcuni stagni del Carso triestino sembra essere stata importata senza che vi sia stata permanente acclimatazione, così come in diversi laghi di cava e in alcuni laghetti cittadini.

STATO DI CONSERVAZIONE

AREA DI DISTRIBUZIONE NATURALE

INADEGUATO

POPOLAZIONI

INADEGUATO

HABITAT DELLA SPECIE

INADEGUATO

PROSPETTIVE FUTURE

NON DETERMINABILE

VALUTAZIONE COMPLESSIVA

INADEGUATO

BIBLIOGRAFIA E FONTI

Salvaguardia dell’erpetofauna nel territorio di Alpe Adria – AA.VV. Direzione centrale risorse agricole, naturali, forestali e montagna – Ufficio studi faunistici – 2007
Fauna italiana inclusa nella Direttiva Habitat - Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio, Direzione Protezione Natura - 2004
Elaborazione di proposte di misure di conservazione e gestione per il Piano di gestione del sito SIC Carso triestino e goriziano e ZPS Aree carsiche della Venezia Giulia - Dipartimento di Biologia dell'Università di Trieste 2007
Elenco delle specie oggetto del monitoraggio e note gestionali e conservative su specie e ambienti. Museo Civico di Storia Naturale di Trieste. 2009


 

FATTORI DI PRESSIONE ANTROPICA CHE INFLUENZANO LA SPECIE

502

strade, autostrade

803

discariche, bonifiche e prosciugamenti in genere - riempimento di fossi, canali, stagni, specchi d'acqua, paludi o torbiere

850

modifiche del funzionamento idrografico in generale

910

interramento

966

relazioni faunistiche interspecifiche - antagonismo dovuto all'introduzione di specie

AZIONI DEL PIANO DI GESTIONE CHE INTERESSANO LA SPECIE

IA2

eradicazione specie animali alloctone

IA10

manutenzione degli stagni esistenti

IA11

interventi di ripristino di stagni abbandonati e realizzazione di nuovi stagni

IN4

realizzazione di nuovi stagni

IN5

manutenzione degli stagni

MR6

monitoraggio erpetofauna

MR15

monitoraggio di specie (taxa) animali introdotte

MR32

monitoraggio mortalità stradale della fauna selvatica

RE1

divieto di immissione di specie animali e vegetali alloctone

RE8

divieto di realizzazione di nuovi impianti di ittiocoltura di acqua dolce o di pesca sportiva e gestione degli impianti esistenti

RE12

mitigazione impatto delle infrastrutture viarie sulla fauna

RE16

norme di tutela del fiume timavo

RE21

norme di tutela degli stagni, dei laghetti, degli abbeveratoi e delle cisterne

RE25

norme di tutela degli habitat 7210 paludi calcaree con cladium mariscus e 6410 praterie in cui è presente la molinia su terreni calcarei e argillosi (eu-molinion)

RE26

norme di tutela dei canneti e dei giuncheti e della vegetazione lianosa lungo i corsi d'acqua


 

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NATURA 2000

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Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia

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